Massimo Venturelli

Che dire di Massimo…Per troppo tempo, a mio avviso, è rimasto fuori dalle scene, nonostante abbia avuto ed ha – tutt’ora – una forma fisica invidiabile.

Sono veramente contento che abbia deciso di ritornare alle gare e rimettersi in gioco, poiché lo ritengo un ottimo atleta: linee appartenenti alla old school, armonia, ottima definizione (che, oggi, molti atleti si scordano) e, per finire, un carattere eccezionale, una persona umile che prontamente ha risposto alla mia iniziativa di intervistarlo.

Rovistando un po’ nel passato agonistico di Massimo si vede come la cultura fisica abbia segnato la sua vita e come, nel tempo, ha saputo plasmare il suo corpo. Se dovessi raffigurare la parola “Culturismo” – ben diversa dall’abusato termine “Body Building”- beh…Massimo ne sarebbe un degno rappresentante.

Eccovi l’intervista:

Emanuele Pizzi: Da quanti anni sei nel mondo del Body Building? E qual’ è stata la scintilla che ha fatto scattare la passione?
Massimo Venturelli: Quest’anno a giugno saranno esattamente 32 anni che pratico il bodybuilding….preciso che nel 1978 si usava ancora il termine culturismo e la mia prima palestra era in un semplice garage e attrezzata solo di pesi e bilancieri.
Premetto che fin da ragazzino ero un ammiratore dei fisici possenti e muscolosi e divoravo fumetti dei super eroi,ma la scintilla che mi fece decidere di andare in palestra scattò quando mi feci una lussazione ad una spalla giocando a calcio e quindi dopo 20 giorni di fasciatura dovetti fare una riabilitazione e fu proprio un amico a portarmi in palestra e da quel momento lasciai il calcio per la palestra.

E.: Ti ricordi la tua prima gara? Prova a raccontarla
M.: La mia prima gara fu un campionato piemontese A.I.C.A.P. gareggiai solamente perché mi convinsero i proprietari della palestra (garage).
Ero molto agitato e uno dei motivi fu il fatto che andai a fare questa gara senza sapere cosa avrei dovuto fare infatti prima di quel evento non ebbi mai avuto l’occasione di vedere una gara!…Comunque andò bene feci un 2° posto nelle piccole taglie dietro ad un eccellente Pino Lo Surdo.
In quell’occasione vidi per la prima volta gente “grossa” e conobbi il mito di allora Piero Venturato che pur essendo mio coetaneo era già proiettato a livelli internazionali.

E.: La più brutta gara alla quale hai partecipato?
M.: Gare brutte? Non ricordo… perché se a volte ho colto delle insoddisfazioni di classifica la mia filosofia mi ha sempre fatto superare l’episodio dandomi lo spunto per migliorarmi.

E.: Quale gara ricordi in maniera particolare nella tua carriera?
M.: Le gare che ricordo di più in particolare sono sempre state legate al risultato oppure al luogo di patecipazione.
1984 Brescia 1° cl. Campionato Nord Italia (piccole taglie) A.I.C.A.P.
1987 Roma 1° cl. Campionato Italiano A.I.C.A.P.(piccole taglie) A.I.C.A.P.
1987 Atene 2° cl Campionato Europeo W.A.B.B.A. (piccole taglie)
1988 Guadalupa 6° cl. Campionato del Mondo W.A.B.B.A (posto da favola…un paradiso terrestre!)
2000 Acqui Terme (AL) 1° cl. Campionato del Mondo W.P.F. (pesi medi)
….ecco queste sono le gare che ricordo di più

Nella foto Massimo Venturelli alla sua prima gara nel 1981, Torino – Campionato Piemontese A.I.C.A.P. 2° classificato

2000, Acqui Terme – Campionato del Mondo W.P.F. 1° calssificato cat. pesi medi

E.: Hai qualche gara in programma?
M.: Quest’anno mi rimetto in gioco con lo stesso entusiasmo di quando ero ragazzino e siccome compierò 50 anni mi preparo per il Campionato del Mondo W.A.B.B.A. (over 50)

E.: C’è qualche persona che negli anni ti ha dato la forza o gli stimoli per continuare il tuo percorso nel Body Building?
M.: In questo lungo percorso sono molte le persone che mi hanno sostenuto e anche sopportato,in primis i miei genitori (in particolare il mio caro papà che non c’è più… lui non voleva farlo vedere ma era il mio primo fans)…ora ho una compagna fantastica che mi aiuta nell’alimentazione….mi ritengo molto fortunato! grazie Laura!

E.: Hai un episodio che ricordi piacevolmente nel mondo del Body Building?
M.: Un episodio che ricordo volentieri è stata la vittoria al Campionato del Mondo. Questo traguardo l’ho colto quando avevo già 40 anni…tutti lo sapevano meno io……ma è stato bello per questo!…e pensare che volevo partecipare solo negli over 40, ma quando mi presentai al peso furono i giudici stranieri a convincermi a fare anche la categoria dei pesi medi.

E.: Un amico di gara? O che appartiene a questo mondo? Descrivilo
M.: Ho molti amici di gara conosciuti nel tempo un amico/rivale è stato Pino Lo Surdo…in seguito il grande Sauro Burnelli di Bologna poi Diego Martines, io ho sempre avuto un carattere tranquillo e socievole e dicono che questo è un mio pregio e mi faccio volere bene da tutti….a livello internazionale Thierry Pastel grande atleta di colore che forse i giovani non conoscono.

1985, Padova – Campionati Italiani A.I.C.A.P. 2° classificato; in ordine da sinistra a destra Massimo Venturelli, Pino Losurdo, Vinicio Rinaldi e Gaetano Audace

E.: Cosa ne pensi del Body Building di oggi e quello di ieri?
M.: Il livello di sviluppo muscolare di oggi chiaramente è portato ad avere uno sviluppo muscolare notevole ma ahimè lasciatemelo dire questo va a discapito della linea e le vite da vespa che si vedevano una volta. Il bodybuilding che ho conosciuto io aveva degli obiettivi diversi e diversi erano i canoni estetici. Forse l’opinione pubblica accettava di più il culturista di allora.
Una volta per accedere ad un campionato regionale dovevi fare una selezione detta esordienti e piazzarti pure bene e poi entrare nei primi 3 al regionale per accedere ai nord Italia e a sua volta entrare nei 3 per partecipare agli italiani…..ricordo gare in cui gli atleti non stavano tutti nel palco e venivano presentati in 2 manche.

E.: Il gruppo muscolare che più hai faticato a portare ai livelli attuali (in gara) e con che routine l’hai allenato? Il tuo miglior gruppo muscolare?
M.: I miei punti deboli sono sempre stati i tricipiti e dorsali e ho faticato molto a portarli in simmetria con il resto mentre i pettorali e le spalle crescevano subito. Nella mia carriera ho provato vari sistemi di allenamento ma alla fine dei conti il segreto è stata l’intensità ciclizzata ed il tempo……

E.: La tua attuale routine di allenamento?
M.: La mia attuale routine prevede:

lunedì: pettorali, bicipiti, addominali

martedì: quadricipiti, polpacci

mercoledì: aerobica 40′

giovedì: femorali, spalle, addominali

venerdì: dorsali, tricipiti, addominali

sabato: aerobica 40′

E.: C’è qualcosa che rimpiangi del Body Building passato?
M.: Del bodybuilding del passato rimpiango l’entusiasmo della gente nel partecipare alle gare e la grande solidarietà dei concorrenti tra di loro….ho conosciuto campioni e professionisti affermati molto più umili di qualche nostro campione regionale.

E.: Cosa consiglieresti ad un ragazzo che entra in palestra oggi e vuole praticare questo sport?
M.: Dovessi consigliare ad un ragazzo che si accinge ad iniziare gli allenamenti in palestra gli direi subito che la palestra è per tutti ma il bodybuilding no, nel senso che chiunque può praticare la palestra, ma il bodybuilding non è per tutti e per fare questo a parte l’entusiasmo e i buoni propositi devi essere baciato anche da madre natura, poi di affidarsi ad un buon preparatore e ascoltare solo ed esclusivamente i suoi consigli e non lasciarsi confondere le idee da altri pareri.

E.: Qualche rimpianto?
M.: Non ho nessun rimpianto rifarei tutto quello che ho fatto fin’ora….forse pensandoci bene rimpiango il fatto che i miei primi 5 anni di allenamento sono stati molto empirici, nel senso che allora ci si allenava con metodi per sentito dire o rubati da qualche rivista del settore commettendo anche molti sbagli ed è per questo che io ritengo che le nuove generazioni siano molto più fortunate della nostra.

E.: Per il Body Building durante tutti questi anni che ti hanno portato a diventare il campione che sei a cosa hai rinunciato?
M.: Per arrivare dove sono arrivato chiaramente ho fatto molte rinunce, ma questo fa parte del gioco per esempio andare ad un matrimonio a 15 giorni da una gara e farsi fare un menù a parte (ho fatto anche questo)… comunque non mi sono mai lasciato mancare nulla, la mia filosofia di vita mi fa sempre pensare che comunque viviamo una volta sola e bisogna saper valorizzare i piaceri della vita ed io sono una buona forchetta e amo la buona cucina!

E.: Qual’è secondo te la miglior strategia alimentare e di allenamento per definirsi?
M.: Io penso che non ci siano molte strategie per definirsi questa è una particolarità molto legata all’individuo e al suo metabolismo io personalmente negli anni 80 ero famoso per la definizione estrema che portavo in gara. Chiaramente passano gli anni e il metabolismo cambia e devo stringere di più la cinghia, ma ho notato che il mio metabolismo risponde ancora bene nonostante l’età.
Durante l’off season mi piace molto l’idea della dieta a zona , mi trovo bene e in salute e mangio solamente la domenica, mentre in on season passo ad una iperproteica classica….diciamo abbassando notevolmente i carboidrati.

E.: Che integratori preferisci in definizione ed in massa?
M.: Io non sono un grande consumatore di integratori, comunque quelli che prediligo sono le proteine in polvere neutre che io poi correggo con fruttosio, lecitina di soia e magari un po di nescafè.
Altri integratori:

Glutammina
Supradyn
Vit C tard
Polase e mag. 2 solo in on season

E.: Che cosa ti ha insegnato il Body Building nella vita?
M.: Il bodybuilding mi ha insegnato molto, tanto da diventare la mia filosofia di vita.
Per anni è stata anche la mia occupazione principale avendo posseduto nel tempo ben 3 palestre.

E.: Il tuo rapporto con il cibo? È solo un mezzo per plasmare il tuo corpo oppure ti piace la buona cucina?
M.: Il mio rapporto con il cibo è da vero amatore della buona tavola e quindi quando posso non disdegno mai qualche bel piatto prelibato della nostra cucina italiana…e avendo vissuto molti anni da single sono diventato anche un ottimo cuoco! Nonostante ciò quando sono in preparazione la mia dieta diventa ferrea molti mesi prima della competizione.

E.: Una frase o una parola che ti rappresenta
M.: “la calma è la virtù dei forti”

Massimo durante un esibizione

E.: Un pensiero che ti porta spesso alla riflessione
M.: Un pensiero che mi balena spesso in mente e mi fa riflettere è il fatto di quanto l’essere umano con tutta la sua intelligenza non sia degno di essere considerato tale. Ogni giorno i massmedia ci bombardano con notizie assurde di mamme che uccidono figli, di figli che uccidono genitori, guerre dette “sante” che si combattono per non si sa cosa, animali in via d’estinzione per colpa dell’uomo, ambienti ed ecosistemi completamente distrutti dall’inquinamento…..questo mi turba molto e mi chiedo cosa dovranno vedere ancora i nostri figli.

E.: Quando sei in vacanza riesci ad allenarti e stare a dieta?
M.: Quando sono in vacanza dipende da quanti giorni devo rimanere nel posto, io comunque mi fermo al massimo una settimana e non di più quindi se posso cerco una palestra dove poter allenarmi, mentre la dieta per un periodo la mettiamo da parte!

1989, Il Mr Olympia approda in Italia a Rimini e la Technogym allestisce una palestra all’aperto

E.: Di cosa ti occupi attualmente?
M.: Attualmente il mio lavoro è cambiato infatti svolgo un servizio di portineria e centralino telefonico presso un ospedale. La pratica del bodybuilding mi ha reso anche più sicuro di me stesso e forgiato nel carattere diventando molto paziente e tollerante con il prossimo. Io penso che il vero bodybuilder lo si vede solo quando sale sul palco e si leva la camicia…naturalmente intendo caratterialmente.

E.: I tuoi progetti per il futuro?
M.: Progetti per il futuro tanti, ma il primo in questo momento a parte la gara è il sistemarmi definitivamente con la mia nuova compagna sperando che vada sempre bene come in questo momento e crescere bene con principi e valori mio figlio più piccolo Roberto di 11 anni che sta attraversando la fase critica pre-adolescenziale. Il più grande Thomas non mi preoccupa è un ragazzo d’oro con la testa sul collo ha quasi 23 anni ed è al 3° anno di università alla facoltà di farmacia.

M.: E’ stato un piacere rispondere a queste domande e spero di essere stato abbastanza esaudiente.
E.: Il piacere è stato mio!

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