vedo che ultimamente si tende a demonizzare lo squat fatto col sitting back accentuato.solitamente questo accade perchè chi lo critica ha in mente le esecuzioni rese famose anni indietro in certi ambienti tipicamente americani.
io sono convinto che uno squat può essere estremamente bello e funzionale anche senza ricercare la verticalità estrema.
bisogna quindi avere il buonsenso di costruirsi un'esecuzione ottimale,adattata alle proprie esigenze,sempre nel rispetto della tecnica ottimale.
quando seguo qualcuno,controllo che tenga bene le ginocchia,che iperestenda,che non sculi e che non resti contratto nella parte alta della schiena.che poi lo esegua cercando il sitting back o esasperando la verticalità,poco importa.
posto ora due esempi di queste due interpretazioni:
si nota bene come ricerchi il sb e il piano inclinato della schiena
la seconda:
si nota bene come la dinamica sia completamente diversa.stance molto più stretto,discesa in mezzo alle gambe e verticalità massima della schiena
gradirei che metteste in questo post le vostre riflessioni al riguardo
io sono convinto che uno squat può essere estremamente bello e funzionale anche senza ricercare la verticalità estrema.
bisogna quindi avere il buonsenso di costruirsi un'esecuzione ottimale,adattata alle proprie esigenze,sempre nel rispetto della tecnica ottimale.
Penso che in questa frase sia racchiuso il succo del discorso.
Quello che ho potuto notare io è che anche in persone che avevano uno squat estremamente verticale, cercare di far protendere il tronco in avanti, iperestendo la schiena e facendo si che il bilanciere stesse per tutto il movimento sulla linea che cade a metà del piede, ha dato un notevole vantaggio soprattutto con il salire dei kg.
E' molto importante mantenere il bilanciere sempre sulla stessa linea durante la fase eccentrica e quella concentrica, questa linea deve cadere in mezzo al piede. In questo modo la spinta sarà ottimale e ottimizzata. All'inizio facevo ripetizioni in cui ero praticamente in punta di piedi talmente ero fuori asse e hai voglia te a recuperare di schiena tutte le ripetizioni di un'allenamento.
Nel mio caso, ad esempio, ho sempre avuto uno squat estremamente schienato e brutto da vedere. Ora ho trovato la mia impostazione che consiste in uno stance abbastanza largo da permettere l'entrata del bacino in discesa, la schiena iperestesa che però mantiene la stessa angolazione di partenza per tutto il movimento, il bilanciere sempre sulla linea di metà piede e schiena estremamente rigida. Durante la fase concentrica ora riesco ad anticipare con le spalle la risalita del c**o, motivo per il quale, se non si riesce a fare questo movimento, si da la cosiddetta sculata con conseguente perdita in avanti della schiena, che con il salire dei kg non si riesce più a recuperare. Ogni tanto qualcuna la sculo ancora, però di base il movimento lo sto assimilando e ho impiegato parecchio, soprattutto perchè lo squat è sempre stato il mio problema maggiore dato anche che lo soffro particolarmente a livello psicologico.
Detto questo nel mio caso ad esempio un minimo di sitting back c'è, ma non è esasperato, anzi, se proprio devo dirla tutta sto cercando di aprire il più possibile lo stance e cercare di cadere il più verticale possibile in mezzo alle gambe. Da quello che ho notato le ginocchia con la mia ultima impostazione non vanno oltre la punta dei piedi, ma non tanto perchè esaspero la ricerca del sb, quanto perchè sto cercando di aprire lo stance e di conseguenza le ginocchia hanno un'escursione minore.
Come riferimento sto guardando lo squat di Carniel, che bene o male ha le leve come le mie ed è veramente forte e tecnicamente impostato molto bene. Pelizza anche ha uno squat stupendo per me è già lui però ricerca più il sitting back. Se avete dei video postateli. Ho visto che forse Drew ne ha qualcuno del corso.
i fatti secondo me sono due:
A) spesso all'inizio si fa un errore: ci si avvicina al pl guardando video di americani, di gente della scuola di simmons, si leggono tutte quelle minchiate americane sul box squat, sulle varianti assurde, sulle tonnellate di gm. Da qua esce fuori la gente che vuole squattare con lw converse ed uno stance assurdo, come volevo fare io all'inizio.
variante inversa: fissa col wl e ricerca di altre assurdità.
lo squat si impara cercando di mantenere sempre una tecnica SUFFICIENTE ovvero ENTRO CERTI SCHEMI e modificando al salire dei carichi la tecnica correggendo i difetti che vengono fuori.
quando si ha una buona tecnica e dei carichi decenti viene il resto.
da notare è ancora che non è la tecnica in cui ci sentiamo meglio sempre la migliore. quando uno che ci capisce ti sistema la tecnica all'inizio magari non ti trovi MA, poi le cose cambiano, e dopo un paio di mesi tiri anche più kg.
in generale vedo spesso un abuso di squat con stance largo: viene da tenere uno stance molto largo perchè è più facile scendere.
poi nessuno tiene la schiena come dio comanda ma si fa tutti i "tolleranti" perchè è un difetto piccolo.
questo è un errore.
lo stance deve farci fare i kg validi e senza infortunarci, il resto dipende tutto dalle leve
però quà entra in gioco anche la mobilità.io do delle direttive per un'alzata decente:posizione e stabilità delle ginocchia,posizione dei piedi,profondità,iperestensione lombare,petto aperto,parte alta della schiena decontratta e niente sculata.se chi sto allenando è molto mobile(vedi andreacapo)non vado certo a dirgli di squattare a stance stretto.se poi ha una spinta fluida con un certo sitting back,non vado certo a fargli esasperare la verticalità.quello che ho notato è che imponendo i vincoli esecutivi che ho scritto all'inizio e lavorando a discreti volumi con carichi ottimali,l'atleta tende a orientarsi verso l'esecuzione ottimale.
quello che mi dispiace è che ormai è diventato una moda dire che è mer*a quello che si pensa sia riconducibile ai modelli di allenamento americani.quando molte intuizioni di simmons vengono usate largamente da chi si basa sul lavoro distribuito.
tornando allo squat così detto alla "norvegese",è semplicemente un modello.non è la soluzione a tutti i mali.sta al buonsenso dell'allenatore capire cosa serve a chi si trova davanti.
ti lascio uno spunto di riflessione:considera l'ambiente in cui tutti praticano questo stile.considera il tipico fisico del pl norvegese.io mi son fatto l'idea che la loro tecnica sia ottimale per atleti pesanti e longilinei,come sono praticamente tutti quelli che allena dietmar.
lo squat si impara cercando di mantenere sempre una tecnica SUFFICIENTE ovvero ENTRO CERTI SCHEMI e modificando al salire dei carichi la tecnica correggendo i difetti che vengono fuori.
Sono d'accordo. La tecnica deve anche permetterci di non cuocerci a livello sistemico facendo del lavoro aggiuntivo e inutile (recuperare la schiena perchè si schiena in tutte le reps che fai ecc...).
Robespierre ha scritto:
lo stance deve farci fare i kg validi e senza infortunarci, il resto dipende tutto dalle leve
Secondo me anche lo stance dipende molto dalle leve.
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum