Uso ed abuso dei beta-bloccanti nella pratica sportiva

Con il termine di beta-bloccante (BB) si intende qualsiasi inibitore competitivo degli effetti delle catecolamine a livello dei siti recettoriali beta-adrenergici. L’effetto principale dei beta-bloccanti consiste in una riduzione della attività cardiaca dovuta a una diminuita stimolazione dei recettori beta-adrenergici.

L’utilizzo di questo tipo di farmaci, riduce la velocità e la forza contrattile del miocardio e diminuisce la velocità di conduzione degli impulsi attraverso il sistema di conduzione, comportando una ridotta la risposta cardiaca nel corso dell’esercizio fisico..

Queste proprietà vengono utilizzate nel trattamento dell’angina pectoris allo scopo di ridurre il consumo di ossigeno ed aumentare la tolleranza del cuore all’esercizio. I farmaci beta-bloccanti sono utilizzati anche nel trattamento delle aritmie cardiache e in quello a lungo termine dell’ipertensione. Possiedono questa attività farmaci come l’isoproterenolo, il pronetalolo, il propranololo, ecc.

Tuttavia le sostanze beta-bloccanti sono utilizzate come doping anche in atleti sani come nel caso degli specialisti nelle discipline di tiro con pistola e carabina o con l’arco, ossia in quelle discipline dove per l’atleta è necessario esprimere il massimo della precisione prescindendo dagli stati emotivi, che possono comportare, come ben noto, un’alterazione del ritmo cardiaco.

Le sostanze beta-bloccanti possono causare una diminuzione della lipolisi che può portare ad una minore disponibilità di acidi grassi non esterificati (NEFA) che costituiscono una delle fonti principali d’energia nel corso di esercizi di resistenza, tuttavia alcuni Autori (Van Baak e coll., 1993) suggeriscono come la ridotta disponibilità di NEFA, causata dalla somministrazione di NEFA, non costituirebbe il maggior fattore responsabile della riduzione della prestazione in ambito resistivo, avanzando nello stesso tempo l’ipotesi di un effetto delle sostanze beta-bloccanti sul meccanismo di trasporto di membrana dei NEFA stessi.

In bibliografia è riscontrabile come in individui normotesi ed ipertesi, il trattamento con BB non causi diminuzione della prestazione di resistenza nel caso di esercizi sub-massimali, al contrario nel corso di esercizi resistivi condotti ad intensità massimale il trattamento con BB, effettuato su individui normotesi ed ipertesi, condurrebbe ad un calo della prestazione, causato principalmente da una diminuzione del massimo consumo di O2, cha a sua volta risulterebbe correlato al grado di affinità dei beta 1 recettori e con l’entità del dosaggio farmacologico somministrato (Pescatello e Buckley, 1995; Van Baak e coll., 1987).

Inoltre la capacità di sostenere allenamenti di tipo cardiovascolare, sempre in individui normotesi ed ipertesi trattati maniera cronica con BB, sembrerebbe maggiore nel caso di trattamenti con BB selettivi rispetto a trattamenti a base di BB non selettivi. I BB non selettivi infatti, limiterebbero, al contrario dei BB selettivi, la capacità di termodispersione del calore generato durante il lavoro di resistenza (Eston e Connoly, 1996; Jilka e coll. 1988).

In ogni caso, nel momento in cui si prescrivano esercitazioni di tipo aerobico in pazienti cardiopatici ed ipertesi, concomitanti all’uso di BB, occorre ricordare come questi ultimi alterino i valori assoluti del target del heart rate, ma non le intensità relative riferite al target stesso. Per questo motivo le prescrizioni normalmente raccomandate relative a frequenza durata e modalità delle esercitazioni, debbono rimanere inalterate anche nel caso di trattamento con BB, unite possibilmente ad un uso sistematico della scala di Borg per la percezione soggettiva dello sforzo (Pescatello e Buckley, 1995; Eston e Connoly, 1996; Gordon e Duncan. 1991).

L’utilizzo di BB comporta, in soggetti non ipertesi, una diminuzione della massima frequenza cardiaca, del consumo di O2, della ventilazione, fattori che comportano una sensibile diminuzione della prestazione di resistenza (Jilka e coll. 1988) che può arrivare sino ad una aumento medio del 33% del tempo necessario ad effettuare una prestazione tipicamente aerobica come i 5000 metri piani (Bengtsson C., 1991).

Gli effetti collaterali ed i rischi connessi ad un utilizzo improprio di BB sono: fibrillazione cardiaca, arresto cardiaco, senso di affaticamento e spossatezza, broncospasmo, nausea, disturbi gastro intestinali ed impotenza, inoltre i BB sono assolutamente sconsigliati nei soggetti asmatici e diabetici. Da quanto esposto quindi risulta chiaro che il ricorso a questi farmaci è giustificato solamente nel caso di terapia su atleti ipertesi sotto stretto controllo medico, per questa ragione il Comitato Olimpico Internazionale ha classificato i farmaci BB nella classe E delle sostanze soggette a determinate restrizioni d’uso.

Per chi volesse saperne di più…

Bengtsson C. Effects of various antihypertensive drugs on the physical performance of a healthy person. Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports (Copenhagen) 1(1), Feb 1991, 51-54

Eston R., Connolly D. The use of Ratings of Perceived Exertion for exercise prescription in patients receiving beta-blocker therapy. Sports Medicine-(Auckland, N.Z.) 21(3), Mar 1996, 176-190

Gordon NF., Duncan JJ. Effect of beta-blockers on exercise physiology: implications for exercise training. Medicine and Science in Sports and Exercise-(Baltimore, Md.) 23(6), June 1991.

Jilka SM., Joyner MJ., Nittolo JM., Kalis JK., Taylor JA., Lohman TG., Wilmore JH. Maximal exercise responses to acute and chronic beta-adrenergic blockade in healthy male subjects. Medicine and Science in Sports and Exercise(Indianapolis) 20(6), Dec 1988,

Pescatello LS., Buckley T. The influence of beta blockade on exercise performance in thermoneutral and warm environments. Medicine, Exercise, Nutrition and Health (Cambridge, Mass.)- 4(2), Mar/Apr 1995, 77-92 Refs:123

Van Baak MA., MooijJM., Wijnen JA. Effect of increased plasma non-esterified fatty acid concentrations on endurance performance during beta-adrenoceptor blockade

International Journal of-Sports Medicine (Stuttgart) 14(1), Jan 1993, 2-8

Van-Baak MA., Boehm RO., Arends BG., Van-Hooff ME., Rahn KH. Long-term antihypertensive therapy with beta-blockers: submaximal exercise capacity and metabolic effects during exercise. International Journalof Sports Medicine (Stuttgart) 8(5), Oct 1987, 342-347



Gian Nicola Bisciotti
Dr. in scienze motorie

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