n-acetilcisteina

Ha un’azione antiossidante su polmoni, fegato, reni, pelle, cervello, muscolo, midollo osseo. Precursore con il selenio del glutatione perossidasi.

E’ un valido aiuto nei casi di: disordine stagionale, allergie, alcool, droghe, fumo, epatopatie, politerapie farmacologiche.

NAC o n-acetil-cisteina. E’ un potente antiradicali liberi.

Penetra anche nel mitocondrio delle cellule (come la melatonina), rallentando l’invecchiamento. Arriva nel cervello, nei reni, nel fegato, nei polmoni, nella pelle, nel midollo osseo. In farmacia è venduto come antimucolitico, pulisce i polmoni in caso di tossi, bronchiti acute e croniche, infezioni polmonari. Ottimo per i fumatori. La NAC o N-acetilcisteina è un precursore del Glutatione, uno dei nostri antiradicali liberi naturale, antiossidante primario che protegge l’interno delle cellule, assieme a catalasi e sod, in quanto viene utilizzata dall’organismo per ricavarne Cisteina. L’integrazione di NAC è utile all’organismo per la sintesi del Glutatione.

Detossifica il corpo da tutti i metalli tossici. E’ un eccellente mucolitico, tiene umide le membrane del sistema respiratorio. Può essere utile assumerlo insieme alla vitamina C.

I diabetici dovrebbero essere cauti con l’assunzione.La posologia indicata è 400 – 1500 mg al giorno

Si usa in Italia anche come aerosol, quindi per uso topico attraverso i polmoni, al 10 %. Ha un odore caratteristico sulfureo, simile a quello dello spironolattone mescolato alla soluzione minoxidil. Usato topicamente prima, dopo o assieme al minoxidil, dovrebbe rendere il minoxidil “migliore”, nel senso che si formerebbero delle sostanze più utili del minoxidil stesso (i “nitrosotioli”) che rilasciano NO(ossido di azoto) e manterrebbero attivo il processo di aromatizzazione nei follicoli. Qualcuno ha postato messaggi sul newsgroup dicendo che usando il NAC per 4 mesi al 1.5 % nel minoxidil ha avuto risultati eccezionali.La n-acetilcisteina è una forma di rilascio dell’aminoacido solforato essenziale L-cisteina. Tale sostanza coopera al mantenimento dell’attività antiossidante e svolge un ruolo protettivo sulle vie respiratorie.La n-acetil-cisteina è la forma acetilata, più efficacemente assorbita e metabolizzata, dell’amminoacido solforato antiossidante cisteina. E’ il precursore più efficace e più immediato del glutatione, il principale antiossidante prodotto all’interno delle cellule, in primo luogo dalle cellule del fegato.

Nella terapia della calvizie è un potente antiossidante che aumenta i livelli di nitrossidi nel sangue.La NAC è considerata come miglior sorgente di glutatione del glutatione stesso, per il debole assorbimento per via orale di quest’ultimo. Certe persone con metabolismo alterato debbono procurarsi il glutatione nella sua forma preformata a dei dosaggi fisiologicamente attivi.

L’efficacia della NAC per accrescere il tasso di glutatione intracellulare è scientificamente dimostrata. Più di 220 studi scientifici dimostrano che la n-acetil-cisteina:

    • E’ particolarmente efficace per prevenire i raffreddori, l’influenza, la tosse dei fumatori e le bronchiti, e più generalmente, i disordini polmonari associati all’accumulo di muco.
    • E’ un antidoto efficace all’avvelenamento con paracetamolo quando viene somministrato entro le dodici ore. • Previene i danni causati al fegato dal metabolismo dell’alcool e l’intossicazione alcoolica, allevia i sintomi della “gola di legno”.
    • Può ridurre gli effetti carcinogeni del fumo del tabacco.
    • Riduce la tossicità dei metalli pesanti e facilita la loro escrezione.
    • Riduce la fatica durante l’esercizio e facilita il recupero.
    • Riduce l’erosione della cartilagine associata all’invecchiamento.
    • Può ridurre significativamente i livelli di lipoproteine (a) e l’ossidazione del colesterolo LDL.
    • Riduce gli effetti secondari di certe chemioterapie.
    • Esercita degli effetti antimutageni che aiutano a prevenire certi tipi di cancro.
    • Rallenta lo sviluppo dei tumori nel cancro del polmone.
    • Limita la sensibilità all’infezione HIV ed è attualmente studiata come un mezzo possibile per impedire che la sieropositività evolva in malattia

E per finire:

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Selenio

Il Selenio ha un’azione antiossidante su cervello, tiroide ed è precursore con l’N-acetilcisteina del glutatione perossidasi. La vitamina C artificiale ne ostacola l’assorbimento.

E’ inoltre un valido aiuto nei casi di: riduzione della memoria e della concentrazione, tiroiditi.

Il selenio è un minerale molto importante per gli esseri viventi. E’ contenuto nei vegetali e la presenza dipende dalla concentrazione nel suolo. Questo minerale è contenuto nella glutationoperossidasi, l’enzima più importante dell’organismo nella difesa dai radicali liberi.

In Paesi il cui terreno è povero di selenio l’incidenza del cancro è maggiore.

Fa produrre linfociti come i T-killer e l’interleuchina per aggredire i virus appena si presentano. Il selenio catalizza la reazione H2O2 + H2 ( 2 H2O). I supplementi di selenio aumenano l’attività della glutationoperossidasi delle piastrine.

Il contenuto di selenio si dosa nelle unghie e nei capelli. Nelle unghie degli infartuati è stato trovato un basso tasso di selenio.

In alcuni casi la somministrazione di selenio alla dose di 200 mg al giorno per 5 anni ha ridotto l’insorgenza di tumori del 65%.

  • E’ coinvolto nel metabolismo degli ormoni tiroidei; contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, aumentando la produzione di anticorpi, e inibendo l’anormale crescita cellulare e del cancro.
  • Protegge tutte le cellule, i globuli rossi e le membrane cellulari dai radicali liberi.
  • Protegge dai raggi ultravioletti, svolge una azione protettiva dall’intossicazione di mercurio, di cadmio, di alluminio, di arsenico, questo minerale è anche coinvolto nella sintesi delle prostaglandine.
  • Una forte carenza di selenio porta a una grave forma di cardiopatia dilatativa, nota come malattia di Keshan.
  • I pazienti con carenza di selenio hanno spiccata tendenza alla aggregazione piastrinica.
  • Può prevenire la cataratta.

E per finire:

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Rosa Canina

Ha azione antiossidante sulle prime vie aeree. Sorgente naturale e più concentrata di vitamina C.

La Rosa canina è una delle innumerevoli specie di rose selvatiche comuni nelle nostre campagne, soprattutto nell’Appennino; si trova facilmente in tutta Europa e forma siepi alte fino a 3-4-metri.

Parti usate: Le foglie e i frutti (cinorrodonti).

In effetti possono essere impiegate tutte le parti della pianta. Per esempio i fiori e le foglie vengono usati in farmacopea per la preparazione di infusi e tisane; con i semi vengono preparati anche antiparassitari; con i petali dei fiori, infine, viene preparato il miele rosato. La parte più importante della pianta è rappresentata dal frutto (cinorrodonte) che, in effetti, non è un vero frutto.Il concentrato totale del principio attivo è ottenuto dai cinorrodonti di rosa canina mediante estrazione a freddo (per evitare l’alterazione delle vitamine contenute che sono termolabili) e concentrazione dello stesso.

Caratteristiche e proprietà della Rosa Canina:

I piccoli frutti della Rosa Canina, pianta selvatica dei boschi europei e dell’America tropicale, risultano essere le “sorgenti naturali” più concentrate in Vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto agli agrumi tradizionali (arance e limoni) e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo. (100 grammi di cinorrodonti contengono la stessa quantità di vitamina C o acido ascorbico contenuta in 1 chilo di agrumi). I Bioflavonoidi, presenti nelle polpa e nella buccia di numerosi frutti, esercitano un’azione sinergica alla Vitamina C, favorendone l’assorbimento da parte dell’organismo.

Poiché la vitamina C (conosciuta anche con il nome di acido ascorbico) non può essere sintetizzata direttamente dall’uomo ( a differenza di quanto avviene per gli altri animali) essa deve essere introdotta o con gli alimenti, se la dieta è buona ed equilibrata, o con l’integratore alimentare, nei casi in cui l’alimentazione è carente di vitamina C, come normalmente succede. (Lo stile di vita occidentale, l’inquinamento industriale, l’influsso di apparecchi elettronici e il fumo di sigarette sono tutti fattori che aumentano il nostro fabbisogno di vitamina C per cui una integrazione è praticamente necessaria nella vita anche del più salutista di noi!).

Proprietà della VITAMINA C presente nella Rosa Canina:

    • Accresce le difese immunitarie e ha la proprietà di combattere qualsiasi tipo di infezione, a partire dal semplice raffreddore, fino all’influenza e a qualsiasi malattia virale.
    • Aiuta a combattere lo stress. E’ un eccellente tonico per l’esaurimento e la stanchezza. Indicata nelle convalescenze.
    • È un ottimo antiossidante. Esplica un’azione antitossica e antinquinamento. La Vitamina C è la vitamina purificatrice, e disintossica dalle sostanze esterne tossiche.I fumatori dovrebbero sapere che ne consumano 25 mg per ogni sigaretta. La rosa canina quindi reintegra la quantità di vitamina C sottratta all’organismo dal fumo delle sigarette, e allontana la dipendenza dal fumo stesso.
    • Accresce la possibilità di assorbimento di ferro nell’intestino.
    • Controlla il livello di colesterolo nel sangue. – Contribuisce anche alla produzione di emoglobina nel midollo osseo.
    • Rende attiva la vitamina B9 (acido folico).
    • Le persone anziane hanno grande necessità di vitamina C (previene il cross-linking cioè l’indurimento progressivo).
    • Può agire come un antistaminico facendo funzionare meglio il cortisone naturalemnte prodotto dal corpo.
    • Aiuta nel guarire le ferite ed è utilissima anche nelle ustioni perchè facilita la formazione del tessuto connettivo (aiuta a formare il collagene nel tessuto connettivo).

ALTRI PRINCIPI ATTIVI della Rosa Canina (oltre alla viamina C):

Tannini, pectine, carotenoidi, acidi organici, polifenoli (cinorrodonti). Ricca di bioflavonoidi.

PROPRIETÀ della Rosa Canina:

  • vitaminizzante
  • antiinfiammatoria
  • Ottimizza la circolazione del sangue
  • antiallergenica – E’ di stimolo delle difese immunitarie a livello respiratorio in modo particolare del biotipo allergico. In questi soggetti, il macerato idroetanolglicerico di Rosa canina ripristina la capacità a dare risposte immunitarie positive. Ha un’importante azione farmacologica nelle flogosi acute che comportano alterazioni delle mucose, soprattutto quando siano associate delle componenti allergico-asmatiche. Per tali proprietà è un rimedio importante soprattutto nella prevenzione delle allergie respiratorie.
  • diuretica – stimola la eliminazione delle tossine tramite l’urina senza irritare i reni. Raccomandata anche per infiammazion dei reni o della vescica. Eliminado le accumulazioni di acido urico, aiuta anche la gotta e i reumatismi.
  • astringente – Grazie alla presenza di tannini, sostanze che hanno proprietà astringenti, risulta efficace nella cura delle diarree.

E per finire:

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OPC da corteccia di Pino Marittimo

Ha un’azione antiossidante sul sistema venoso-arterioso, occhi, pelle. Supera la barriera ematoencefalica e dei capillari. Sinergizza con la Vit. C.

E’ un valido aiuto nei casi di: infiammazioni, allergie, vene varicose, emorroidi, gambe pesanti

E’ Il più potente antiossidante naturale

50 volte più potente della Vitamina E20 volte più potente della Vitamina C16 volte più attivo dell’estratto di uva

E’ un prodotto a base di OPC

“OPC è l’abbreviazione di Oligomere ProCyanidine, prodotto vegetale estratto dalla corteccia del Pino Marittimo e dalla Vitis Vitifera con procedimento brevettato. Chimicamente è definito un flavanolo. Da ricerche e studi effettuati da diversi studiosi l’OPC è in grado di superare la barriera ematoencefalica e di rendersi immediatamente biodisponibile al 100% legandosi alle proteine e in particolare al collagene. Il nostro corpo lo sfrutta interamente con risultati immediatamente percepibili. L’OPC è sempre più raro nella nostra alimentazione ed è necessaria e indispensabile la sua somministrazione.”

“OPC: la vitamina antinvecchiamento- vitalità e salute ad ogni età”

In questo libro, frutto di un’accurata ricerca, gli autori informano ampiamente sulla scoperta e sull’applicazione della tanto cercata ‘vitamina P’, uno dei rimedi più efficaci contro l’invecchiamento precoce, la debilitazione del sistema immunitario, le malattie cardio-circolatorie e vascolari e molti altri disturbi. Lo straordinario spettro d’azione dell’OPC è illustrato dagli autori in una forma accessibile a tutti, attraverso tanti esempi di applicazione ed un’ampia casistica:

In pochi giorni, grazie alla sua speciale azione sul collagene, l’OPC migliora in modo impressionante lo stato dei vasi sanguigni (come nel caso di debolezza alle vene). L’OPC è il più forte antiossidante finora conosciuto in grado di prevenire problemi cardio-circolatori e vascolari, allergie, debilitazioni del sistema immunitario e cancro. Con l’OPC è possibile proteggere la vista anche in età avanzata e in molti casi (come la cataratta) migliorarla nettamente. Come nuova sostanza naturale nella cosmesi l’OPC fa scomparire le rughe e conferisce un aspetto giovanile. L’OPC ha dato buoni risultati anche come rimedio terapeutico per allergie, eczemi, infiammazioni croniche, bronchite o asma.

La scoperta dell’OPC

La scoperta dell’OPC, da parte del professor Masquelier, fu in realtà un casuale derivato della sua tesi di laurea sul pigmento rosso della nocciolina americana. Masquelier arrivò alla conclusione che la pellicina rossa delle noccioline non conteneva nessuna sostanza velenosa. Contemporaneamente, oltre alla sostanza rossa, ne scoprì un’altra incolore, con un forte effetto protettivo per i vasi sanguigni: l’OPC.

La prima applicazione sull’uomo dell’OPC, ricavato dalla pelle delle noccioline, fu fatta sulla moglie del relatore di Masquelier, la quale era incinta e soffriva di edema alle gambe. Gli edemi sono accumuli di linfa tra le cellule, che si formano a causa di un’elevata permeabilità dei vasi linfatici e sanguigni. Le gambe si gonfiano, si stancano e fanno male. Somministrarono alla signora un estratto di OPC e 48 ore dopo era guarita. Ciò diede l’impulso per lo sviluppo intenso della prima medicina vasoprotettiva, ancora oggi in vendita in Francia.

Che cosa è l’OPC e come agisce

L’OPC appartiene al grande gruppo delle sostanze vegetali, note come polifenoli. Di fatto l’OPC fu sempre denominato erroneamente quale flavonoide, cioè bioflavonoide. Invece è un flavanolo. I flavonoidi non sono attivi biologicamente, mentre l’OPC è biodisponibile al 100%, cioè sfruttato dal corpo interamente. Al contrario dei flavonoidi, l’OPC si lega alle proteine, particolarmente al collagene ed all’elastina, parti costitutive della parete dei vasi. Il collagene si trova anche nei tendini, nelle cartilagini e nelle ossa. Il compito del collagene e dell’elastina consiste nel costruire le pareti dei vasi e mantenerle resistenti ed elastiche. L’OPC legandosi a loro – cosa che la vitamina C non è in grado di fare – ne attiva contemporaneamente la sintesi e il metabolismo ed evita che vengano distrutti precocemente.

Alcuni fatti sull’OPC

L’OPC è assorbito nel sangue, nell’arco di minuti, attraverso la mucosa orale o quella gastrica e da lì è distribuito in tutti i tessuti.

Già dopo pochi minuti lo si segnala nel sangue.

E’ biodisponibile al 100%

E’ idrosolubile

Raggiunge la concentrazione più elevata nel sangue dopo circa 45 minuti ed entro 72 ore è consumato completamente nel corpo.

Grazie alla sua piccola molecola, attraversa la barriera del sangue, del cervello e del midollo spinale, come la vitamina C, e riesce ad agire anche in posti che la maggior parte delle altre sostanze non raggiungono.

Già due ore dopo aver preso l’OPC la resistenza dei vasi sanguigni si raddoppia.

Impiego

Nei tanti anni di ricerca scientifica sull’OPC non si sono osservati effetti collaterali di nessun genere. L’OPC non è tossico, anzi sotto tanti aspetti ha effetti risananti e benefici. E’ un agente che mantiene, o meglio ristabilisce, lo stato di salute e perciò è impiegato sia come farmaco sia per la prevenzione, come integratore alimentare. Alcuni studi dell’Istituto Pasteur documentano che l’OPC non è tossico, non è cancerogeno e non agisce come mutageno.

Particolarmente utile per

Vasi:

Vene varicose – gambe piagate – gambe pesanti

Sistema cardiocircolatorio – irrorazione periferica

Emorroidi – ristagno linfatico – edemi

Allergie:

Polline – febbre da fieno – acaro della polvere- alimentare

Ai peli d’animale – da contatto: al nickel – ai gioielli d’argento

Occhi:

Cataratta – Degenerazione della macula- glaucoma

Debolezza della vista dipendente dall’età – congiuntivite

Sensibilità alla luce – secchezza delle congiuntive

Pelle:

Formazione precoce di rughe in vivo

Acne – eczemi – psoriasi – cellulite

Elasticità della pelle – accelerazione della guarigione delle ferite

Radicali liberi:

Potente antiossidante ad azione interna ed esterna – indispensabile dopo lo sport per la ripresa della forma migliore – per combattere gli effetti del fumo – per combattere i radicali liberi dovuti all’assunzione di medicinali (pillola ecc.)

E per finire:

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Luteina

La Luteina ha un’azione antiossidante su occhi, cuore, colon, fegato, mammelle, sistema riproduttore femminile.

E’ un Fotoprotettore e attraversa la barriera ematoencefalica. Un valido aiuto nei casi di: vista affaticata, riduzione della concentrazione, stanchezza, esposizione solare, esposizione al computer.

Generalità

Chimicamente la luteina appartiene alla famiglia dei carotenoidi, in particolare ai derivati polari idrossilati della xantofilla, i pigmenti liposolubili che si trovano nelle piante. Nel mondo animale essa è contenuta nel corpo cellulare dei fotocettori, a livello della macula, l’area centrale della retina, dove, assieme al suo isomero strutturale zeaxantina, svolge un’azione protettiva di fondamentale importanza.

Poiché gli organismi animali non sono in grado di sintetizzarli, i pigmenti maculari devono essere assunti con la dieta, e benché la loro quantità a livello della retina sia regolata geneticamente, essa è influenzata fortemente dall’alimentazione e dallo stile di vita in generale. Gli alimenti più ricchi di luteina sono il tuorlo d’uovo, il mais, i vegetali verdi (lattuga, broccoli, spinaci, piselli), il kiwi e la zucca.

Proprietà biologiche e indicazioni

Attività antiossidante: E’ stato dimostrato che la luteina è resistente ai danni provocati dai processi ossidativi che avvengono continuamente nel nostro organismo, dovuti sia all’esposizione ad agenti esterni: luce, inquinanti ambientali (compreso il fumo di sigaretta) e alimentari, sia allo stesso metabolismo cellulare che produce sostanze ossidanti nocive. La luteina possiede un’azione protettiva perché agisce da radical scavenger, neutralizzando l’ossigeno singoletto ed altri possibili radicali dell’ossigeno. Inoltre è in grado di neutralizzare gli stati molecolari eccitati nelle molecole sensibili all’ossidazione; per questo può agire interrompendo il processo di perossidazione dei fosfolipidi di membrana[ii] e l’auto-ossidazione dei lipidi cellulari.

Integrazione alimentare: Benché l’azione antiossidante della luteina sia fisiologicamente localizzata a livello della retina, un incremento della sua assunzione (con la dieta o tramite l’uso di integratori alimentari) può portare un beneficio a tutto l’organismo. Un supplemento è utile sia qualora l’alimentazione non ne fornisca un apporto sufficiente, sia in momenti di particolare stress psico-fisico, (attività fisica, affaticamento mentale, invecchiamento, convalescenza).

Prevenzione del cancro al colon: E’ ormai accertato che i radicali liberi sono uno dei fattori responsabili dello sviluppo di diverse malattie, fra cui i tumori. Ricercatori americani hanno condotto uno studio a questo proposito, confrontando l’alimentazione di soggetti sani con quella di un gruppo di pazienti sofferenti di cancro al colon nei due anni precedenti la diagnosi del tumore. Dai risultati è emerso che alte dosi di luteina riducono del 17% il rischio di sviluppare cancro del colon, confermando una tesi che i ricercatori cercavano di dimostrare da tempo: esistono determinati alimenti in grado di prevenire lo sviluppo di tumori, specialmente quelli a carico del tubo digerente.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari: Numerosi studi clinici sembrano indicare che la luteina, in virtù della sua attività antiossidante, riduca l’incidenza di malattie coronariche e cardiache in generale, proteggendo le pareti vascolari. Un suo supplemento, inoltre, può contribuire alla prevenzione dell’aterosclerosi, malattia notoriamente associata all’azione dei radicali liberi.

Attività fotoprotettrice: La funzione più importante dei pigmenti maculari luteina e zeaxantina è la protezione dal danno fotochimico ossidativo: disponendosi perpendicolarmente rispetto alle membrane cellulari, infatti, risultano particolarmente efficienti nell’assorbire e schermare la radiazione luminosa prima che essa raggiunga i substrati ossidabili nei fotorecettori e nell’epitelio pigmentato. Si è osservato, in modelli animali, che una dieta priva di carotenoidi comporta perdita del pigmento maculare cui conseguono deterioramento delle membrane cellulari ed accumulo di lipofuscina nell’epitelio pigmentato. Nell’uomo, simili condizioni, portano a riduzione del pigmento maculare, associata ad alterazioni fluorangiografiche tipiche, sviluppo di cataratta in menopausa e soprattutto degenerazione maculare.

Prevenzione della degenerazione maculare: Per tale patologia, causa principale di cecità in età senile, non esiste ancora una cura efficace, ma intervenendo sui fattori di rischio è possibile una razionale prevenzione. Benché vi sia una componente genetica non modificabile, infatti, è stato dimostrato che correggere abitudini di vita sbagliate (smettere di fumare, evitare l’uso di alcolici, praticare attività fisica, abbassare i livelli serici di colesterolo) e un supplemento mirato di pigmenti oculari possono prevenire l’insorgenza della degenerazione maculare, con effetti benefici sulla funzione visiva in generale. E’ scientificamente provato che una dieta ricca di vegetali verdi, ricchi di luteina, migliora le capacità visive, specie la visione notturna, e riduce del 57% il rischio di sviluppare degenerazione maculare. Un supplemento di luteina, infatti, produce un maggiore accumulo a livello della macula; in questo modo si riduce la quantità di luce che raggiunge i fotorecettori e la retina risulta protetta dal danno ossidativo.

Prevenzione della cataratta: Da studi clinici condotti su un elevato numero di donne, è emersa una stretta relazione fra un elevato consumo di vegetali verdi, ricchi di pigmenti oculari, e una bassa incidenza di cataratta in menopausa. Ciò indica che un supplemento di luteina può essere utile nel prevenire l’insorgenza di tale patologia nel tempo.

Dosaggi d’impiego e tossicità

Studi scientifici dimostrano che 6 mg al giorno di luteina e zeaxantina, assumibili con una dieta opportuna, sono sufficienti per ridurre del 57% il rischio di degenerazione maculare. Non essendo stati riportati effetti collaterali, né tossicità da sovradosaggio, né interazioni con farmaci, la dose che viene normalmente suggerita come integratore alimentare varia da 6 a 20 mg al giorno, in funzione delle specifiche esigenze, da assumere preferibilmente durante i pasti per migliorarne l’assorbimento.

Forme d’impiego

La forma migliore di luteina e zeaxantina è quella cristallina pura, che si ricava dal fiore della calendula con un procedimento standardizzato. Nell’estratto non purificato del fiore, invece, sono presenti le forme non cristalline dei due composti, assieme ad altri componenti (gomme, steroli,ecc.) che sono meno efficaci dal punto di vista della integrazione. La luteina viene formulata in capsule, spesso in associazione con zeaxantina e con altre sostanze ad azione sinergica: mirtillo, Ginkgo Biloba, concentrato di spinaci, zinco, selenio e vitamina E (impiegata come conservante). Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione

E per finire:

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superati i 20.000 utenti!

Cinque anni fa, quando per vari motivi abbiamo deciso di iniziare l’avventura di aprire questo portale, sapevamo a cosa saremmo andati incontro (tempo non retribuito, notevoli risorse economiche spese, un sacco di porte in faccia etc etc……..)

ma, non ci saremmo aspettati tutto quello che è successo, infatti un po’ di incoscienza c’è stata e spesso abbiamo pensato di mollare, ma quello che ci ha spinto sopra ogni cosa a non farlo è stato l’amore per i pesi!

Oggi stavamo pensando che cinque anni fa alcuni simpaticoni ci presero in giro dicendo di coltivare “il nostro piccolo orticello“, che tanto sarebbe rimasto tale…..be oggi raggiunti i 20.000 utenti VERI senza trucchetti vari per moltiplicare i contatori, senza alcuna forma di pubblicità a pagamento, diciamo ai detrattori, tiè beccatavi questa:

ecco il nostro orticello che è diventato una piantagione!

e giusto per precisare già a qualche ora dal raggiungimento dei 20.000 utenti, li abbiamo già passati, infatti siamo a 20.108 per l’esattezza…..quindi ROAD TO 30.000!

Per finire ringraziamo tutte le persone che ci hanno dato una mano e soprattutto grazie a voi utenti del forum che siete rimasti con noi e che ci avete dato sostegno scrivendo nel forum in questi 5 anni!!!

Lo staff di bodytraining.it

La Quercetina

La Quercetina ha un azione antiossidante su prostata, capelli, sistema venoso-arterioso, ha un’azione sinergica con la vitamina C e riesce ad attraversare la barriera ematoencefalica.

E’ un valido aiuto nei casi di: ipertrofia prostatica, alopecia androgenica, infiammazioni, allergie, calvizie, capelli bianchi.

  • è un fitoestrogeno polifenolico appartenente al gruppo dei favonoli, presente nelle mele, nelle cipolle (soprattutto quelle rosse), nel té verde e nel vino rosso, nel mirtillo e nel ribes, iperico, verza. La quercetina supera la barriera ematoencefalica, al pari di molti flavonoli. Viene comunemente usata dai medici per curare le allergie e gli stati infiammatori come l’asma, la febbre da fieno, l’eczema, la gotta, la pancreatite e la prostatite.
  • inibisce a livello trascrizionale l’espressione del recettore al DHT, e il tasso di inibizione è dose dipendente.La down-regulation del recettore al DHT a sua volta inibisce l’attività di tutti i geni androgeno-inducibili, implicati nei fenomeni di androgenizzazione anche cutanea e nello sviluppo e la progressione del carcinoma della prostata.
  • sinergizza con la finasteride nel ridurre l’ipertrofia prostatica.
  • inibisce l’attività ossidativa e riduttiva dell’enzima 17beta idrossisteroido deidrogenasi tipo 5, un enzima chiave nel metabolismo degli ormoni androgeni ed estrogeni. La quercetina ha una potente azione antiossidante di membrana, similglutatione ridotto, e inibisce i danni provocati dai radicali liberi dell’ossigeno.La quercetina, combatte le malattie cardiache in due modi: prima di tutto impedendo al colesterolo LDL di ossidarsi e quindi di aderire alla pareti delle arterie, e in secondo luogo impedendo alle piastrine del sangue di aggregarsi formando pericolosi coaguli.
  • è da 10 a 20 volte più potente della vitamina E nel proteggere dall’ossidazione le lipoproteine a bassa densità LDL, ossidazione riconosciuta essere un potente meccanismo di innesco del processo aterosclerotico. Il rallentamento dell’ossidazione delle LDL contribuisce alla protezione del miocardio e in generale ad abbassare il rischio di malattia cardio-vascolare. L’ossidazione del colesterolo LDL è infatti il fenomeno che sta alla base della formazione delle placche aterosclerotiche e quindi del rischio cardiovascolare compreso l’infarto del miocardio. La placca aterosclerotica si sviluppa lentamente; solitamente, il processo ha inizio con un danno allo strato delle cellule endoteliali, che rivestono un’arteria. L’endotelio, così danneggiato, lascia filtrare liberamente le LDL e le piastrine provenienti dal torrente circolatorio. Le piastrine rilasciano determinati fattori di crescita che inducono le cellule della muscolatura liscia, che si trovano al disotto dell’endotelio, a moltiplicarsi ed a migrare nella zona danneggiata. Nel contempo i monociti (globuli bianchi) giungono in questa zona, si attivano e diventano macrofagi. Le cellule della muscolatura liscia e i macrofagi ingeriscono, con un meccanismo di endocitosi, una parte delle LDL, degradandole e diventando cellule schiumose. Le lipoproteine che si legano ai macrofagi non sono semplicemente le LDL circolanti, bensì le LDL ossidate che si formano quando queste interagiscono con i radicali liberi. Se i livelli delle LDL nel sangue sono però troppo elevati un’altra parte di queste lipoproteine non riesce ad entrare nelle cellule e si deposita nei vasi. Il colesterolo che si trova nella struttura delle LDL, insieme alle cellule schiumose, formano un ateroma, cioè un tappo, che nel tempo può ispessirsi e restringere il lume della arteria, provocando a seconda del distretto anatomico formatosi, un infarto o un ictus.
  • è un potente inibitore sia della sintesi che dell’attività della cicloossigenasi 2, influenzando così il metabolismo dell’acido arachidonico. L’inibizione dell’attività della cicloossigenasi diminuisce l’aggregazione piastrinica con riduzione della tendenza allo sviluppo di trombi. La cicloossigenasi 2 (COX-2) catalizza la sintesi della prostaglandina E2, che gioca un ruolo chiave nell’infiammazione e nelle malattie associate, come acne, malattie cardiovascolari, neoplasie. Le cellule tumorali a diversi stadi (a volte anche in quelli pretumorali) esprimono la COX-2, che parrebbe coinvolta nei processi di neoangiogenesi, cioè nella formazione di nuovi vasi sanguigni che danno nutrimento al tumore e gli permettono di svilupparsi. In pratica, la COX-2 sembrerebbe essenziale perché le cellule tumorali si moltiplicano. E inattivandola con gli anticox2 si potrebbe riuscire a bloccare lo sviluppo del tumore. La quercetina inibisce l’attività della lipoossigenasi e quindi la sintesi di LTB4, 5-HETE e 12-HETE, implicate sia in molti processi infiammatori che nella cancerogenesi. L’attività antitumorale dei composti fenolici è complessa ed ancora molto poco conosciuta. In generale, come riportato sopra, molti agiscono come antiossidanti nei confronti dei radicali liberi che si originano durante il trattamento (trasformazione, conservazione, cottura) degli alimenti o durante i processi metabolici dell’organismo. È anche possibile che meccanismi di azione diversi siano simultaneamente attivi. In vitro, molti di essi, quali la quercitina ed il resveratrolo, hanno mostrato chiare proprietà antitumorali.
  • esercita un potente effetto differenziante e antiproliferativo in cellule neoplastiche indirizzandole verso la mortecellulare programmata (apoptosi). La quercitina, arresta lo sviluppo dei tumori del colon negli animali da esperimento, e ha un effetto antiproliferativo in vitro sul carcinoma della prostata androgeno-indipendente. Infiammazione e Alzhaimer: in alcune forme di Alzhaimer l’innesco è un fenomeno infiammatorio a livello cerebrale in cui unruolo importante sembra svolto dalla COX-2.

E per finire:

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Il Coenzima Q 10

Il Coenzima Q10 ha un’azione antiossidante su cuore, pancreas, polmoni, colon, prostate, cervello e muscoli. Beta bloccanti, statine e ipoglicemizzanti orali ne riducono i livelli endogeni.

Un valido aiuto nei casi di: poli terapie farmacologiche, stanchezza, astenia, fumo, stress, attività fisica pesante, obesità, cardiopatie

Antiossidante e antinvecchiamento

Simile per struttura alla vitamina E, il coenzima Q10, o ubidecarenone, è indispensabile per la respirazione e rigenerazione cellulare, partecipando attivamente al ciclo di Krebs di produzione dell’energia.Svolge un ruolo centrale nel funzionamento del muscolo cardiaco, ed è anche un potente antiossidante.

La carenza di coenzima Q10 si evidenzia negli anziani (ma sempre di più anche nei giovani), nelle affezioni coronariche, nella soppressione immunitaria e nelle affezioni periodontali. E’ dunque essenziale nei trattamenti e nella profilassi delle cardiomiopatie, ischemie, angina pectoris; per chi voglia incrementare i propri livelli di energia e per combattere l’invecchiamento.

Patologie cardiocircolatorie

La più nota ripercussione della mancanza di CoQ10 è l’affezione coronarica; pazienti con vari disturbi cardiaci dimostrano una consistente carenza di CoQ10 a livello ematico. Quando possibile, la biopsia svela generalmente una carenza a livello del miocardio.

All’inizio degli anni ’90 almeno 50 studi a livello internazionale hanno dimostrato l’efficacia del Q10 in patologie cardiovascolari quali le cardiomiopatie, aritmie, affezioni coronariche, insufficienza cardiaca congestizia, prolasso della valvola mitrale e ipertensione. Quando pazienti in attesa di trapianto cardiaco sono stati sottoposti alla somministrazione di 100 mg. di Q10 al giorno per 30 giorni il miglioramento è stato talmente netto da rendere non più necessari i trapianti.

In uno studio di 6 anni su 126 pazienti anziani affetti da cardiomiopatia dilatata cronica (classe II-III-IV ), sottoposti alla somministrazione di 100 mg di CoQ10 orale al giorno, l’87% dei pazienti mostrarono sensibili miglioramenti nell’arco di sei mesi. A parte due casi accompagnati da prurito, non vi furono altri casi di effetti collaterali o sintomatici riportati in sei anni di uso quotidiano di CoQ10. Altri studi hanno dimostrato l’efficacia del Q10, a dosaggi di almeno 100 mg. al dì, nelle cardiomiopatie. In 3 diversi studi, la somministrazione di 100 mg. al dì di Q10 a migliaia di pazienti infartuati ha prodotto un miglioramento di funzioni respiratorie, edema e palpitazioni nel 75% dei casi, se senza nessun effetto collaterale.

E’ stato accertato che i pazienti cardiaci hanno mediamente il 25% in meno do Q10 rispetto al normale, un dato significativo se si considera che con una carenza di Q10 del 75% il cuore cesserebbe di battere! Un altro dato importante in rapporto al ruolo cardiologico del Q10 è il suo elevato potere antiossidante. Data la sua naturale propensione a migrare verso il muscolo cardiaco (l’organo che ne è in assoluto più ricco), il coenzima Q10 previene l’ossidazione del colesterolo in LDL, e dunque la formazione di ateromi arteriosi.

Diversi ricercatori hanno indicato il Q10 come il più importante antiossidante per prevenire l’aterosclerosi. Infine, diversi studi hanno dimostrato che il Q10 può svolgere una potente azione di normalizzazione dell’ipertensione.

Malattie periodontali

L’area di maggior presenza del Q10, oltre a quella cardiaca, è la periodontale. Ciò spiega, almeno in parte, perché il Q10 sia in grado non solo di prevenire ma anche di combattere piorrea e altre patologie periodontali, come confermato da diversi studi.

Energia e attività antiossidante

Il Q10, come si è detto, è direttamente responsabile per la produzione cellulare di energia, ed è dunque un fondamentale supporto per chiunque eserciti attività fisiche ad alto dispendio energetico, come è ad esempio il caso degli sportivi.

Oltre a ciò, il Q10 è un potente antiossidante, capace di contrastare efficacemente i radicali liberi in eccesso che si producono all’interno della cellula e attaccano i mitocondri. Esso è dunque essenziale per rallentare l’invecchiamento cellulare, e anche per prevenire i danni ossidativi che si producono anche in chi svolga attività fisiche e sportive intense.

Infine, il CoQ10 è in grado di aumentare la capacità respiratoria, soprattutto nel caso di individui affetti da problemi polmonari.

Diabete e obesità

E’ noto che il diabete è strettamente legato all’insorgenza di malattie circolatorie. Il Q10, oltre ad essere efficace su queste ultime, ha dimostrato di poter ridurre il tasso glicemico del sangue nel giro di 6 mesi con un dosaggio di appena 60 mg. al giorno. Anche per quanto riguarda l’obesità il CoQ10 può svolgere un ruolo importante, in quanto sembra favorire il dispendio energetico dei grassi accumulati.

Circa il 50% delle persone sovrappeso sono carenti in Q10, e la supplementazione di Q10 può contribuire ad aumentare notevolmente il successo delle diete ipocaloriche.

Altre patologie

Dato il ruolo globale svolto dal Q10 nell’organismo, sembra evidente che la correzione di eventuali deficienze di Q10 possa produrre risultati significativi nelle più diverse patologie. Ad esempio, è stato rilevato che le persone affette da tumore hanno livelli estremamente bassi di Q10.

Anche se questo non significa che la correzione di tale carenza sia curativa del tumore, tuttavia almeno uno studio importante ha dimostrato la capacità del Q10 ad elevati dosaggi (390 mg. al dì) di migliorare radicalmente, e in alcuni casi addirittura di far recedere, i tumori al seno. Altri studi hanno dimostrato l’azione benefica del Q10 nella malattia di Alzheimer; nella distrofia muscolare; nella malattia di Huntington; nella sterilità maschile.

Evidenze cliniche dell’uso di CoQ10

La normale produzione di CoQ10 all’interno dell’organismo diminuisce con l’aumentare dell’età, particolarmente dopo i 35 anni. L’aggiunta di CoQ10 alla dieta nella quantità di 20/30 mg al giorno, può essere appropriata per tutti gli individui sopra i 35 anni.

Il CoQ10 può anche costituire un efficace supporto per le seguenti patologie: insufficenza cardiaca congestionante, angina pectoris, affezioni cardiache ischemiche, ipertensione, gengiviti e affezioni periodontali.

E per finire:

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Hands Up: il fitness che fa bene al cuore!

Riuscire ad unire il Benessere con la Solidarietà e il Divertimento con l’Altruismo.

E’ questo lo spirito di fondo dell’Evento Hands Up organizzato da “Functional Activity” di Alessandro Valobra che si svolgerà a Roma il 20 Giugno prossimo dalle ore 18.30 presso il Centro Sportivo Jolly, via Concesio, 64 – Prima Porta (Roma)

Due Lezioni di Fitness, spettacoli, stand espositivi, momenti di gioco e puro divertimento, Dj, foto e videoriprese, e tanto tanto altro ancora. L’Evento terminerà bordo piscina con “Apericena”, buffet e drink per tutti, con musica di intrattenimento.

Il prezzo dell’ingresso € 12,00, ingresso gratuiti bambini sotto i 10 anni. Il ricavato sarà donato ai bambini della Casa Famiglia Piccola Pietra di Guidonia (RM).

www.hands-up.it