Lactobacillus Acidophilus

Il Lactobacillus Acidophilus è un batterio Gram-positivo o “probiotico” non sporigeno, che produce acido lattico come maggior prodotto della fermentazione del glucosio.

Tra i notevoli effetti benefici che esso produce per l’uomo, possiamo citare la produzione di composti inibitori della crescita di altri microrganismi patogeni, l’eliminazione delle tossine prodotte da batteri proteolitici e il suo coinvolgimento nella sintesi della vitamina B nel colon (intestino crasso).

Il Lactobacillus Acidophilus è il più importante batterio “amico” dell’intestino tenue e svolge importanti azioni nutrizionali, preventive e antibiotiche utili non solo all’intestino, ma a tutto l’organismo.

Il ceppo di Acidophilus più efficace e vitale è il DDS-1.

Proviamo a elencare, in breve, le sue proprietà:

    • Produzione di enzimi, come la proteasi (che aiuta la digestione delle proteine) e la lipasi (che aiuta quella dei grassi).
    • Produzione della vitamina K e di altre sostanze anti-microbiche minori.
    • Produzione di sostanze antibiotiche naturali come l’acidofilina.
    • Inibizione della crescita di 23 specie di organismi producenti tossine.
    • Possiede elevate proprietà antitumorali.
    • Contribuisce a diminuire l’intolleranza al lattosio causata dalla carenza dell’enzima lattasi, producendo esso stesso significative quantità dell’enzima. Aiuta quindi a digerire in modo più completo il lattosio riducendo così la possibilità di alito cattivo, gonfiori, meteorismo, crampi e disturbi gastrici.
    • Migliora la digestione.
    • Riduzione degli episodi di diarrea (dei viaggiatori o in seguito all’assunzione di antibiotici), delle infezioni urinarie e vaginali (vaginosi batterica).
    • Migliora il metabolismo del calcio ed ha un effetto sia preventivo che curativo sull’osteoporosi.
    • Produzione di vitamine del gruppo B che fungono da biocatalizzatori nella digestione degli alimenti, in particolar modo l’acido folico e la vitamina B12.
    • Riduzione dei livelli di colesterolo.
    • Migliorando l’equilibrio microbico gastrointestinale, contribuisce ad alleviare le dermatiti e altri problemi della pelle.

Anche se generalmente si crede che sia sicuro per i suoi minimi effetti collaterali, il Lactobacillus Acidophilus assunto per via orale deve essere evitato dalle persone con danni intestinali, con un sistema immunitario indebolito o che hanno una crescita eccessiva di batteri intestinali. C’è da aggiungere comunque che molte di queste proprietà sono ancora sottoposte a vari lavori di ricerca scientifica con l’intento di trarre conclusioni ancora più utili.

E per finire:

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Frangula

La Frafrangula rhamnus frangula albero benessere fitness allenamento integratori anti aging purificante purgante naturale glicosidi antrachinoni sostanze che stimolano l’intestino e favoriscono la persistalsi stipsi enterogermina fermanti lattici diarrea regolarizzatore intestinale ngola detta anche Rhamnus frangula è una pianta arborea, appartenente alla famiglia delle Ramnacee, originaria dell’Europa e dell’Asia.

Come la Cascara e il Rabarbaro, anche la frangola contiene glicosidi derivati dall’antracene, antrachinoni e franguline, sostanze che stimolano la muscolatura dell’intestino crasso e favoriscono così la peristalsi, la produzione di muco e lo svuotamento dell’intestino.

A livello del colon inibisce il riassorbimento dell’acqua e dei sali: questo induce la produzione di feci morbide e voluminose incrementando l’effetto lassativo. E’ indicata nella stipsi, quindi è un regolatore delle funzioni intestinali; lassativo, purgativo o colagogo secondo le dosi. La frangola è particolarmente indicata per la stitichezza occasionale, soprattutto di origine nervosa, ma non va utilizzata per più di 8-10 giorni e mai in maniera continuativa soprattutto a dosaggi elevati che possono causare forti dolori addominali, nausea e diarrea.

Come tutte le droghe antrachinoniche chi più, chi meno, può dare assuefazione, aggravare la stitichezza e provocare il colon irritabile, difficile che succeda a bassi dosaggi, ma sono effetti praticamente assicurati utilizzando in modo sconsiderato droghe antrachinoniche più forti come la senna e l’aloe. L’aspetto positivo di questa pianta, rispetto alle altre droghe antrachinoniche, è che ha il dono di ridare tono alle fibre muscolari dell’intestino. Ha un’azione blanda e non dà luogo a fenomeni di accumulo, non provoca la peristalsi in modo esagerato ed è adatto in chi ha usato in precedenza lassativi molto forti dai quali ne è risultata un’inerzia intestinale.

E’ indicata nei casi in cui le feci devono essere molli, in presenza di ragadi anali, di emorroidi e dopo interventi chirurgici rettali. Inoltre non crea assuefazione e non è irritante se non ad alti dosaggi. Da non utilizzare in caso di ulcere e coliti. A dosaggi giusti la frangola è molto sicura.

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Cascara Sagrada

La Cascara Sagrada nome comune de: Rhamnus purshiana, è un piccolo albero originario del Nord America, in particolare della California, ma si può trovare anche sulla costa Pacifica del Cile.

Viene coltivata a scopo medicinale in Europa e Kenya.

Il suo nome significa corteccia sacra. Tra i suoi principi attivi troviamo: composti antronici, antranolici e antrachininici liberi e in forma glucosidica: emodina, crisofanolo, aloemodina, isoemodina, frangulina, barbaloina.

La Cascara Sagrada appartiene alla categoria dei lassativi antrachinonici, (estratti vegetali che agiscono esclusivamente nell’intestino crasso, aumentando la peristalsi ed irritando la mucosa). La sua azione purgante è inferiore e più dolce rispetto a quella della senna e del succo d’aloe; di conseguenza a bassi dosaggi le conferisce un’azione molto tollerata; tuttavia se assunta ad alte dosi esercita un’azione piuttosto violenta.

Per questo motivo, ad alti dosaggi, andrebbe evitato qualunque abuso o utilizzo prolungato. In ogni caso è considerata la più blanda tra le droghe antrachinoniche poiché l’azione purgante è raramente seguita da fenomeni dolorosi o disturbi secondari come avviene per le altre droghe antrachinoniche, difficilmente provoca spasmi colitici e non iperemizza gli organi del bacino.

Infatti consente un’evacuazione facile anche in caso di ragadi anali, emorroidi e interventi chirurgici (contrariamente a senna e aloe).

Inoltre, oltre all’effetto purgante, a seconda del dosaggio, è utile per disintossicare fegato ed intestino; nei casi di epatite, facilita l’espulsione della bile e scioglie i micro calcoli renali, biliari e della vescica.

Ottimi risultati si ottengono con la somministrazione a piccole dosi dopo i pasti, per la sua azione colagoga. La sua tossicità è bassa, ma è controindicata negli stati infiammatori dell’intestino e degli organi del bacino, in gravidanza e in allattamento.

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Tarassaco

Il tarassaco comune è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia delle Asteracee. Ha virtù medicamentose, note fin dall’antichità sfruttate con l’utilizzo delle sue radici e foglie. È anche conosciuto come dente di leone o soffione.

Le foglie di tarassaco sono ricche di potassio e sostanze amare caratteristiche che gli conferiscono poteri diuretici, possono essere consumate come verdura cotta e/o a vapore, ma se si cuociono in ammollo, è bene ricordare che a cottura ultimata l’acqua conterrà la maggior parte dei principi attivi.

Aldilà delle proprietà diuretiche universalmente note, il tarassaco – ed in particolare il suo rizoma e la radice – ha anche proprietà calagoghe e coleretiche cioè, aumenta la produzione della bile ed il suo deflusso dal fegato all’intestino; di conseguenza gli si può conferire un’azione purificante con proprietà antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato: favorendo l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici) e rendendolo di conseguenza una pianta epatoprotettiva.

I suoi estratti vengono quindi utilizzati come purificanti, decongestionanti e disintossicanti epatici. Come tutte le composite, in più, la radice di tarassaco è ricchissima di inulina, una fibra solubile con effetti prebiotici, utili per migliorare la funzionalità intestinale e selezionare una flora enterica simbionte, e, stimolando le ghiandole dell’apparato gastroenterico (saliva, succhi gastrici, pancreatici, intestinali) e la muscolatura dell’apparato digerente, produce un’azione lassativa secondaria.

Infine il tarassaco è in grado di riattivare la funzione immunologica e potenziare la risposta immunitaria del sistema linfatico. L’ossido nitrico (NO), in esso contenuto, è implicato nei processi di regolazione e difesa del sistema immunitario: agisce, infatti, come un messaggero intracellulare stimolando l’attività fagocitaria delle cellule. E’ intuibile come il tarassaco diventa, a questo punto, un trattamento complementare fondamentale, da associare soprattutto alle droghe lassative, proprio in virtù della sua azione riequilibrante.

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Camomilla

La camomilla (Matricaria chamomilla L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae. Il termine matricaria fa riferimento al fatto che la camomilla è sempre stata considerata una delle cure fitoterapiche per eccellenza della matrice, ovvero l’organo sessuale femminile, sia per quanto riguarda i processi infiammatori che per i disturbi mestruali.

E’ utilizzata come rimedio lenitivo, decongestionante, addolcente e calmante, in tutti tipi d’irritazioni dei tessuti interni ed esterni.

Le parti utilizzate della camomilla sono le infiorescenze.I suoi costituenti principali: l’olio essenziale (azulene e alfa-bisabololo), il fitocomplesso di flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina), le cumarine, le mucillagini, i tannini, il malato, la colina e aminoacidi vari.La camomilla è utilizzata in terapia per le sue proprietà antinfiammatorie, antispastiche e antispasmodiche, è una pianta miorilassante, cioè in grado di produrre un rilassamento muscolare.

Queste proprietà agiscono prevalentemente sulla muscolatura liscia del tubo digerente; è quindi indicata in caso di gastriti, crampi intestinali, cattiva digestione, sindrome dell’intestino irritabile, enteriti, coliti, esofagiti ed ulcera peptica. Le tisane ottenute con la camomilla eliminano i gas intestinali e favoriscono la digestione, producendo un generale miglioramento delle funzionalità del sistema gastroenterico.Inoltre la camomilla trova impiego anche come blando sedativo, con effetto calmante su nervosismo e ansia; le si ascrivono anche proprietà carminative, cicatrizzanti, battericide, antimicotiche, nervine ed emmenagoghe.Si evince che le indicazioni all’uso della camomilla sono numerose: dall’ansia, alla cefalea, alle coliche intestinali, nei problemi nella dentizione (negli infanti),diarrea lieve, mal di pancia, eczemi, flatulenza, lievi disturbi dell’apparato gastrointestinale, infiammazioni cutanee e delle mucose, insonnia, agitazione, nausea e vomito (soprattutto nei bambini).

L’ampio ventaglio delle indicazioni ci fa subito capire come dietro la prescrizione della camomilla quale rimedio medicamentoso ci sia un ottimismo eccessivo; la camomilla può dare sicuramente un aiuto ed è un ottimo coadiuvante in tante terapie, ma si deve essere ben consapevoli che la sua efficacia terapeutica è blanda.

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Althea

L’Althea (Althea officinalis L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvaceae. E’ un’erba perenne, ricca di folta peluria che le conferisce un aspetto vellutato e ha un fusto eretto, poco ramificato.Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono: le radici, i fiori e le foglie.

Gli estratti della radice contengono amido, pectine, mucillagine, zuccheri, grassi e tannini.

In particolare le mucillagini sono quelle che conferiscono alla pianta le proprietà principali cioè quella emolliente, lenitiva, antinfiammatoria e protettiva delle membrane delle mucose e siccome le mucillagini non vengono assorbite, svolgono la propria azione antinfiammatoria esclusivamente sulle zone con le quali vengono a contatto (pelle, tubo digerente e cavo orale a seconda della via di somministrazione).

Per queste ragioni l’althea è indicata nel trattamento di tutti gli stati flogistici delle mucose soprattutto quelle delle vie respiratorie. Anche nel sistema digerente trova applicazioni terapeutiche utili, soprattutto in presenza di irritazioni e infezioni della mucosa intestinale, che possono essere causate dalla sindrome del colon irritabile o da virus esterni (enteriti, coliche, diarrea, stitichezza).

E’ inoltre utile nelle lesioni della mucosa gastrica o duodenale come le ulcere; e nei casi d’ infiammazioni della vescica e dei reni, dovute a calcoli o cistite.Inoltre la mucillagine dell’ althea ha evidenziato una forte attività ipoglicemica utile in caso di iperglicemia e diabete.Utile coadiuvante anche nei casi di stipsi perché evita fenomeni irritativi pur mantenendo un’azione lassativa moderata.

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Rabarbaro

Il rabarbaro (genere Rheum) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

E’ ricco di polifenoli, in particolare di flavonoidi e tannini e di derivati idrossiantracenici (reina).

Ha diverse proprietà:

somministrato a piccole dosi, agisce come amaro-digestivo (stimolo della secrezione dei succhi gastrici) ed è blandamente lassativo; a dosi più alte (4 grammi), per la presenza dei glucosidi antrachinonici, agisce come stimolante della peristalsi intestinale, per cui viene usato nella stitichezza cronica con grandi vantaggi, ma, avendo un’azione di vero e proprio purgante, è meglio assumerlo in presenza di episodi di stitichezza occasionale, considerando che può anche dare assuefazione. A medi, bassi dosaggi, invece, c’è da considerare che il rabarbaro è, fra le piante medicinali contenenti glucosidi antrachinonici, quella meglio tollerata, grazie alla presenza dei polifenoli, quindi, non producendo spasmi o dolori colici, anche nei casi di stitichezza cronica è possibile usarlo senza remore. Il rabarbaro ha inoltre attività colagoghe ed è quindi indicato nel trattamento delle malattie croniche del fegato.In più, vista la notevole presenza di tannini, spesso il rabarbaro viene consigliato in caso di infezioni a livello intestinale e, per uso cutaneo, come astringente.

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n-acetilcisteina

Ha un’azione antiossidante su polmoni, fegato, reni, pelle, cervello, muscolo, midollo osseo. Precursore con il selenio del glutatione perossidasi.

E’ un valido aiuto nei casi di: disordine stagionale, allergie, alcool, droghe, fumo, epatopatie, politerapie farmacologiche.

NAC o n-acetil-cisteina. E’ un potente antiradicali liberi.

Penetra anche nel mitocondrio delle cellule (come la melatonina), rallentando l’invecchiamento. Arriva nel cervello, nei reni, nel fegato, nei polmoni, nella pelle, nel midollo osseo. In farmacia è venduto come antimucolitico, pulisce i polmoni in caso di tossi, bronchiti acute e croniche, infezioni polmonari. Ottimo per i fumatori. La NAC o N-acetilcisteina è un precursore del Glutatione, uno dei nostri antiradicali liberi naturale, antiossidante primario che protegge l’interno delle cellule, assieme a catalasi e sod, in quanto viene utilizzata dall’organismo per ricavarne Cisteina. L’integrazione di NAC è utile all’organismo per la sintesi del Glutatione.

Detossifica il corpo da tutti i metalli tossici. E’ un eccellente mucolitico, tiene umide le membrane del sistema respiratorio. Può essere utile assumerlo insieme alla vitamina C.

I diabetici dovrebbero essere cauti con l’assunzione.La posologia indicata è 400 – 1500 mg al giorno

Si usa in Italia anche come aerosol, quindi per uso topico attraverso i polmoni, al 10 %. Ha un odore caratteristico sulfureo, simile a quello dello spironolattone mescolato alla soluzione minoxidil. Usato topicamente prima, dopo o assieme al minoxidil, dovrebbe rendere il minoxidil “migliore”, nel senso che si formerebbero delle sostanze più utili del minoxidil stesso (i “nitrosotioli”) che rilasciano NO(ossido di azoto) e manterrebbero attivo il processo di aromatizzazione nei follicoli. Qualcuno ha postato messaggi sul newsgroup dicendo che usando il NAC per 4 mesi al 1.5 % nel minoxidil ha avuto risultati eccezionali.La n-acetilcisteina è una forma di rilascio dell’aminoacido solforato essenziale L-cisteina. Tale sostanza coopera al mantenimento dell’attività antiossidante e svolge un ruolo protettivo sulle vie respiratorie.La n-acetil-cisteina è la forma acetilata, più efficacemente assorbita e metabolizzata, dell’amminoacido solforato antiossidante cisteina. E’ il precursore più efficace e più immediato del glutatione, il principale antiossidante prodotto all’interno delle cellule, in primo luogo dalle cellule del fegato.

Nella terapia della calvizie è un potente antiossidante che aumenta i livelli di nitrossidi nel sangue.La NAC è considerata come miglior sorgente di glutatione del glutatione stesso, per il debole assorbimento per via orale di quest’ultimo. Certe persone con metabolismo alterato debbono procurarsi il glutatione nella sua forma preformata a dei dosaggi fisiologicamente attivi.

L’efficacia della NAC per accrescere il tasso di glutatione intracellulare è scientificamente dimostrata. Più di 220 studi scientifici dimostrano che la n-acetil-cisteina:

    • E’ particolarmente efficace per prevenire i raffreddori, l’influenza, la tosse dei fumatori e le bronchiti, e più generalmente, i disordini polmonari associati all’accumulo di muco.
    • E’ un antidoto efficace all’avvelenamento con paracetamolo quando viene somministrato entro le dodici ore. • Previene i danni causati al fegato dal metabolismo dell’alcool e l’intossicazione alcoolica, allevia i sintomi della “gola di legno”.
    • Può ridurre gli effetti carcinogeni del fumo del tabacco.
    • Riduce la tossicità dei metalli pesanti e facilita la loro escrezione.
    • Riduce la fatica durante l’esercizio e facilita il recupero.
    • Riduce l’erosione della cartilagine associata all’invecchiamento.
    • Può ridurre significativamente i livelli di lipoproteine (a) e l’ossidazione del colesterolo LDL.
    • Riduce gli effetti secondari di certe chemioterapie.
    • Esercita degli effetti antimutageni che aiutano a prevenire certi tipi di cancro.
    • Rallenta lo sviluppo dei tumori nel cancro del polmone.
    • Limita la sensibilità all’infezione HIV ed è attualmente studiata come un mezzo possibile per impedire che la sieropositività evolva in malattia

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Selenio

Il Selenio ha un’azione antiossidante su cervello, tiroide ed è precursore con l’N-acetilcisteina del glutatione perossidasi. La vitamina C artificiale ne ostacola l’assorbimento.

E’ inoltre un valido aiuto nei casi di: riduzione della memoria e della concentrazione, tiroiditi.

Il selenio è un minerale molto importante per gli esseri viventi. E’ contenuto nei vegetali e la presenza dipende dalla concentrazione nel suolo. Questo minerale è contenuto nella glutationoperossidasi, l’enzima più importante dell’organismo nella difesa dai radicali liberi.

In Paesi il cui terreno è povero di selenio l’incidenza del cancro è maggiore.

Fa produrre linfociti come i T-killer e l’interleuchina per aggredire i virus appena si presentano. Il selenio catalizza la reazione H2O2 + H2 ( 2 H2O). I supplementi di selenio aumenano l’attività della glutationoperossidasi delle piastrine.

Il contenuto di selenio si dosa nelle unghie e nei capelli. Nelle unghie degli infartuati è stato trovato un basso tasso di selenio.

In alcuni casi la somministrazione di selenio alla dose di 200 mg al giorno per 5 anni ha ridotto l’insorgenza di tumori del 65%.

  • E’ coinvolto nel metabolismo degli ormoni tiroidei; contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, aumentando la produzione di anticorpi, e inibendo l’anormale crescita cellulare e del cancro.
  • Protegge tutte le cellule, i globuli rossi e le membrane cellulari dai radicali liberi.
  • Protegge dai raggi ultravioletti, svolge una azione protettiva dall’intossicazione di mercurio, di cadmio, di alluminio, di arsenico, questo minerale è anche coinvolto nella sintesi delle prostaglandine.
  • Una forte carenza di selenio porta a una grave forma di cardiopatia dilatativa, nota come malattia di Keshan.
  • I pazienti con carenza di selenio hanno spiccata tendenza alla aggregazione piastrinica.
  • Può prevenire la cataratta.

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Rosa Canina

Ha azione antiossidante sulle prime vie aeree. Sorgente naturale e più concentrata di vitamina C.

La Rosa canina è una delle innumerevoli specie di rose selvatiche comuni nelle nostre campagne, soprattutto nell’Appennino; si trova facilmente in tutta Europa e forma siepi alte fino a 3-4-metri.

Parti usate: Le foglie e i frutti (cinorrodonti).

In effetti possono essere impiegate tutte le parti della pianta. Per esempio i fiori e le foglie vengono usati in farmacopea per la preparazione di infusi e tisane; con i semi vengono preparati anche antiparassitari; con i petali dei fiori, infine, viene preparato il miele rosato. La parte più importante della pianta è rappresentata dal frutto (cinorrodonte) che, in effetti, non è un vero frutto.Il concentrato totale del principio attivo è ottenuto dai cinorrodonti di rosa canina mediante estrazione a freddo (per evitare l’alterazione delle vitamine contenute che sono termolabili) e concentrazione dello stesso.

Caratteristiche e proprietà della Rosa Canina:

I piccoli frutti della Rosa Canina, pianta selvatica dei boschi europei e dell’America tropicale, risultano essere le “sorgenti naturali” più concentrate in Vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto agli agrumi tradizionali (arance e limoni) e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo. (100 grammi di cinorrodonti contengono la stessa quantità di vitamina C o acido ascorbico contenuta in 1 chilo di agrumi). I Bioflavonoidi, presenti nelle polpa e nella buccia di numerosi frutti, esercitano un’azione sinergica alla Vitamina C, favorendone l’assorbimento da parte dell’organismo.

Poiché la vitamina C (conosciuta anche con il nome di acido ascorbico) non può essere sintetizzata direttamente dall’uomo ( a differenza di quanto avviene per gli altri animali) essa deve essere introdotta o con gli alimenti, se la dieta è buona ed equilibrata, o con l’integratore alimentare, nei casi in cui l’alimentazione è carente di vitamina C, come normalmente succede. (Lo stile di vita occidentale, l’inquinamento industriale, l’influsso di apparecchi elettronici e il fumo di sigarette sono tutti fattori che aumentano il nostro fabbisogno di vitamina C per cui una integrazione è praticamente necessaria nella vita anche del più salutista di noi!).

Proprietà della VITAMINA C presente nella Rosa Canina:

    • Accresce le difese immunitarie e ha la proprietà di combattere qualsiasi tipo di infezione, a partire dal semplice raffreddore, fino all’influenza e a qualsiasi malattia virale.
    • Aiuta a combattere lo stress. E’ un eccellente tonico per l’esaurimento e la stanchezza. Indicata nelle convalescenze.
    • È un ottimo antiossidante. Esplica un’azione antitossica e antinquinamento. La Vitamina C è la vitamina purificatrice, e disintossica dalle sostanze esterne tossiche.I fumatori dovrebbero sapere che ne consumano 25 mg per ogni sigaretta. La rosa canina quindi reintegra la quantità di vitamina C sottratta all’organismo dal fumo delle sigarette, e allontana la dipendenza dal fumo stesso.
    • Accresce la possibilità di assorbimento di ferro nell’intestino.
    • Controlla il livello di colesterolo nel sangue. – Contribuisce anche alla produzione di emoglobina nel midollo osseo.
    • Rende attiva la vitamina B9 (acido folico).
    • Le persone anziane hanno grande necessità di vitamina C (previene il cross-linking cioè l’indurimento progressivo).
    • Può agire come un antistaminico facendo funzionare meglio il cortisone naturalemnte prodotto dal corpo.
    • Aiuta nel guarire le ferite ed è utilissima anche nelle ustioni perchè facilita la formazione del tessuto connettivo (aiuta a formare il collagene nel tessuto connettivo).

ALTRI PRINCIPI ATTIVI della Rosa Canina (oltre alla viamina C):

Tannini, pectine, carotenoidi, acidi organici, polifenoli (cinorrodonti). Ricca di bioflavonoidi.

PROPRIETÀ della Rosa Canina:

  • vitaminizzante
  • antiinfiammatoria
  • Ottimizza la circolazione del sangue
  • antiallergenica – E’ di stimolo delle difese immunitarie a livello respiratorio in modo particolare del biotipo allergico. In questi soggetti, il macerato idroetanolglicerico di Rosa canina ripristina la capacità a dare risposte immunitarie positive. Ha un’importante azione farmacologica nelle flogosi acute che comportano alterazioni delle mucose, soprattutto quando siano associate delle componenti allergico-asmatiche. Per tali proprietà è un rimedio importante soprattutto nella prevenzione delle allergie respiratorie.
  • diuretica – stimola la eliminazione delle tossine tramite l’urina senza irritare i reni. Raccomandata anche per infiammazion dei reni o della vescica. Eliminado le accumulazioni di acido urico, aiuta anche la gotta e i reumatismi.
  • astringente – Grazie alla presenza di tannini, sostanze che hanno proprietà astringenti, risulta efficace nella cura delle diarree.

E per finire:

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