Lecitina

Fosfolipide, ovvero lipide complesso costituito da acidi grassi, glicerolo, acido ortofosforico, inositolo, colina e altre vitamine, il suo nome deriva dal greco lekitos, che significa rosso d’uovo, alimento nel quale è stata individuata per la prima volta.

Viene ampiamente utilizzata dall’industria alimentare come emulsionante.

La Lecitina di Soia deriva da una pianta asiatica della famiglia delle leguminose, il fagiolo di soia che è una miscela di fosfolipidi (acidi grassi polinsaturi quali acido linoleico e linolenico) addizionati di fosforo, colina, inositolo ed altri elementi essenziali per l’ottimale funzionamento dell’organismo. Contiene anche un alto contenuto di proteine (35%), carboidrati (33%), grassi (18%). Inoltre ferro, potassio e calcio.

In confronto al fagiolo di soia le nostre leguminose essiccate (fagioli, ceci, lenticchie, ecc.) contengono proteine per circa il 20% e grassi l’1-2%.

Rispetto ai cibi di origine animale, la lecitina di soia presenta un contenuto proteico percentualmente simile, privo però dei pericolosi colesterolo e grassi saturi. Difetta comunque di alcuni aminoacidi essenziali.

polvere soia lecitina tostata emulsionante abbassa colesterolosdd

polvere soia lecitina micronizzata emulsionante abbassa colesterolo

 

 

 

 

 

 

 

Nella prima immagine abbiamo delle polvere di soia tostata, mentre nella seconda immagine abbiamo della polvere di soia micronizzata

I fosfolipidi agiscono essenzialmente sul sistema nervoso (ne costituiscono circa il 25%), migliorandone la funzionalità. La loro azione si estende anche alla membrana cellulare dove stimolano le attività enzimatiche e gli scambi intercellulari. Nel sangue

contribuiscono all’assorbimento del colesterolo e all’equilibrio generale dei grassi. Alimenti ricchi di fosfolipidi, oltre al fagiolo di soia, sono anche le uova, il fegato, le cervella, il germe di frumento e di arachidi.

Nella pratica medica trova applicazione per ridurre il tasso di colesterolo nel sangue e per migliorare i processi cerebrali nelle persone anziane. Può essere utile negli sport che richiedono un’alimentazione iperproteica per ridurre un’eccessiva ingestione di proteine animali e relativi effetti nocivi.

Stelvio Beraldo
Maestro di Sport

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